This review may contain spoilers
It is decent drama about marriage, and teaches ones to set boundaries with in-laws.
Simple Days is a melodrama about a couple who did not set boundaries with their in-laws, were spoiled by their parents, and allowed their parents to interfere in their lives. Even though they love each other, they end up having a fake divorce to realize that they must grow up and set boundaries.Synopsis: Gu Mo Li and Zhu Jin Cao struggled in their hometown to take root in Shanghai and start a family. However, marriage brought another problem that should not have been a problem - how to get along with their parents. The young couple's life was riddled with crises, from losing personal space to disagreements with each other's parents to differences between them. When things got out of hand, the couple discovered that the problems were of their own doing and decided to divorce and sort out their family relationships.
With the arrival of the divorce certificate, the challenges for the young couple and their families have just begun. Setbacks always accompany growth. After the divorce, the two encountered various problems, such as trust and financial crises, which helped them better understand their family responsibilities. As each issue was resolved, both parents understood they had to learn to let their children grow up.
My Reviews:
- The acting from the entire cast was good, and the storyline is okay.
- The drama's flow and progression were good, but there were too many crises and mistrust between the families and the young couple.
It is a bit old-school for parents to interject their viewpoints into their children's marriages. This creates conflict and adds stress for their children.
- If I were in that situation, I would divorce, too. The husband is so weak he can't stand up to tell his dad to back off and confront him about his abuse of his mom.
I enjoy the drama and give it a 7.5 rating for good acting and decent script.
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vita coniugale!
Drama interessante sulle difficoltà che una giovane coppia possa attraversare nel proprio percorso di vita.Non so se questa storia rifletta uno spaccato reale della famiglia media cinese con le loro regole e tradizioni ma queste dinamiche interpersonali vengono frequentemente proposte nei dramma di questo genere tanto da creare nello spettatore dei pregiudizi. Le figure genitoriali hanno molto peso nella vita di coppia dei loro figli determinandone, a volte, il cattivo e bel tempo ( non che la stessa cosa non succeda anche in alcune famiglie italiane). Sono molto soffocanti e invasivi da non permettere alla coppia una evoluzione naturale. Un padre/marito padrone che gestisce la propria famiglia con un decalogo di regole ancestrali e, se questo non basta, con aggressivittá fisica e verbale, richiedendo un dovuto rispetto genitoriale solamente per diritto nonostante il deprecabile comportamento educativo. La madre/ moglie è vittima sacrificale del proprio marito, tutto di negativo in famiglia è a lei attribuito. Esaspera il suo amore e senso di protezione per l'unico figlio (sola soddisfazione della vita) con il suo comportamento ipercontrallante della coppia e dell'economia domestica, ogni spesa è superflua fino all' esasperazione.
Una coppia costretta a vivere con la suocera in spazi abitativi esegui, senza privacy costretti a dormire in un letto a castello e a vivere momenti d'intimità in albergo, fonte poi di malintesi.
Un figlio/ marito dalla personalità debole non riesce a gestire l'invadenza dei genitori mettendo in difficoltà il ruolo della moglie/ nuora.
Una nuora/madre dalla personalità assertiva tende a salvaguardare l'amore per il marito e figlia scendendo a compromessi fin quando il vaso non è colmo e che sceglie il divorzio come strategia estrema per dare una svolta al futuro della sua famiglia. Insomma tanto su cui riflettere.
Naturalmente non poteva mancare anche i terzi incomodi maschile e femminile che portano scompiglio con conseguenze drammatiche.
Vi è un lieto fine? Da vedere ..
Va un plauso alla regia e alla sceneggiatura. I tempi della storia fono fluidi, i dialoghi introspettivi intelligenti e interessanti.
Le musiche sono molto belle e i testi inerenti al momento della vicenda.
Tutti i protagonisti sono molto bravi e hanno una capacità interpretativa giusta per il loro ruolo.
Lo rivedrei: perché no, magari tra qualche anno.
Consiglio la visione anche per le storie minori.
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