This review may contain spoilers
Barbie passione archologa
Bene, bentornati. Anno nuovo si ricomincia con la visione delle storie del mondo Dhevaprom/Jutathep e ovviamente cominciano con Khun Chai Yai, il primo dei nostri adorati cinque leoni. Come sempre, spoiler alert e mi sento quasi in obbligo di mettere un TW, sia alla serie (per una scena) sia per questa recensione perché citerò questa scena. Come sempre partiamo da una premessa: mi vanto del fatto che sono una persona che riesce a vedere le cose con prospettiva, nel senso che se una serie è ambientata nel 1957 (come questa), alcuni commenti che ad un certo punto vengono fatti nella storia io riesco ad apprezzarli come un modo per descrivere il periodo, se però non siete in grado di fare questa separazione (come può essere) o questi commenti toccano la vostra sensibilità (come è legittimo) allora leggete prima questa recensione e poi decidete se voler vedere la serie.
Partiamo con un breve recap: siamo nel 1957 e i nostri cinque leoni Jutathep si sono appena ritrovati dopo che i fratelli minori erano stati all’estero o per studiare o per varie vacanze e praticamente la storia parte già con il fatto che ALMENO uno di loro deve sposarsi con una delle sorelle Dhevaprom e la scelta, in maniera molto da fratello maggiore di Yai è quella di sacrificarsi per i suoi fratelli, anche perché la sua promessa sposa Dhevaprom è di quelle tre la più a modo (nel senso letterale del termine, ma ci torneremo sull’argomento), anche se nel suo cuore sembra esserci posto per almeno un’altra persona: un’amica di famiglia (che ora è sua studentessa all’università e il cui padre da quelle che ho capito è il suo mentore) che per anni ha visto come una sorella minore, ma che ora sembra essere diventata qualcosa di più. Per varie ragioni lui, la sua promessa Dhevaprom, Maprang e l’altro protagonista (il suo amico professore e figlio di una ricchissima famiglia, non nobile, ma che lavora con l’oro)si ritrovano in mezzo alle montagne a sventare, fra le altre cose il tentativo di un ricco “straniero” (Mr Edwards, del cui attore ad un certo punto, quando fa una risata malvagia, si vedono le otturazioni ai denti)di rubare tesori della storia tailandese. Non so perché mi sono sentita in dovere di scrivere questo piccolo riassunto della trama, ma mi pareva sensasata come cosa.
Bene ora passiamo alle cose che mi sono piaciute, poi parlerò dei TW (perché mi sono accorata che ce ne è un altro) e poi di alcune cose che non è che non mi sono piaciute, ma che mi piacerebbe diciamo “point out”.
Bene, le cose che mi sono piaciute:
1. La prima è una cosa che piace a ME e nessun altro è obbligato a farsela piacere, però io adoro le age gap stories (e ricordo che finché lui non la ha vista all’università (anzi forse proprio finché non è arrivato quel viaggio) lui non ha mai pensato a lei se non come la sua Nong) e un altro trope che adoro è il teacher/student relationship. Come ho detto, non devono piacere a nessuno, a me però piacciono quindi mi è piaciuta la storia.
2. Essendo ambientata negli anni ‘50 (appunto nel ‘57) è bello vedere questo mondo di estravanganza, balli e vestiti letteralmente di un’altra epoca. Non conosco come fosse la società tailandese dell’epoca, ma credo sia una buona rappresentazione dell’epoca, o al più dei ricchi, perché in questo caso sia Kate che Maprang sono M.L. quindi hanno il titolo nobiliare (e quindi siamo proprio in mezzo alla ricchezza della società aristocratica dell’epoca).
3. Parliamo un po’ dei personaggi che mi sono piaciuti: Kate. Lei è l’unica Dhevaprom normale. Nel senso letterale del termine. Quando scrivevo le recensioni dei figli ho detto (e mi ricordo di averlo fatto) che forse vedere la storia dei padri e delle Dhevaprom che si sono viste togliere il loro “promesso” mi avrebbe fatto provare un pelo di empatia per loro, beh spoiler, per questo primo installement almeno non è così (tranne ovviamente per Kate, la cui storia è molto bella e toccante, il personaggio empatico sia con Laor, che con le sue sorelle, che con le sue figlie che ho conosciuto in Dhevaprom si ritrova qua, infatti a differenza di altri personaggi, di cui parlo dopo, la Kate di questa parte è la Kate di Dhevaprom e vince il premio di migliore Dhevaprom di tutte), perché (e non siamo nemmeno nella loro storia) Rumpa e Maratee sono quasi peggio. Nel senso che quello che vedi nella storie dei cugini sono letteralmente delle verisioni a cui sono stati smussati gli angoli di loro: Maratee che praticamente è un genio del male che prende sotto la sua ala malvagia anche Rumpa e che decidono di quasi portare Kate alla rovina solo perché, se lei non si sposa con Yai, loro possono obbligare Chat o Phee a sposarle. Insomma, se pensavo che queste storie avrebbero potuto aiutarmi a renderle più tollerabili e magari a farmi provare un po’ di empatia per loro, questo è poco ma sicuro che non succederà mai. Con la storia di Kate non si può non parlare della sua storia d’amore con Chinnakorn: la loro storia d’amore mi è piaciuta molto, quasi quanto la storia di Jack ed Annie (ovviamente non così tanto, ma devo essere sincera loro saranno la coppia secondaria preferita di questo gruppo di storie).
4. Bene, se a qualcuno piacciono le gender swap stories (nel senso che Maprang e Kate di vestono da uomini ad una certa) troveranno questa storia per loro, visto che non solo viene fatta bene, ma è anche ilare (non ilare, sto troppo tempo su TikTok). Tutta la parte al sito archeologico è divertente, romantica e anche profonda quando parlano dell’importanza degli artefatti per la popolazione tailandese e la loro storia. Insomma si è capito che questa storia forse non è la miglio storia che io abbia mai visto, ma la me soggettiva vi dice che ha amato tutto di questa storia.
5. Allora, i genitori di Yai e dei fratelli sono morti. E voi direte e questa è una cosa che ti è piaciuta? No, la cosa che mi è piaciuta non è che i genitori sono morti, solo che per quel poco che si vedono le loro dinamiche mi sono piaciute. Il padre di Yai ha tre mogli, cosa non strana all’epoca (infatti anche Yai una certa alcuni pensavano avrebbe preso due mogli), ma le tre mogli, per quel poco che si vedono (perché è solo un flashback) sembrano non odiarsi e non aver creato animosità fra i loro figli (perché Yai e Phee sono figli di una, Chat e Lek di un’altra e Ruj di una terza) e non sembrava (ripeto da questo piccolo flashback che vediamo) che si odiassero (magari scopriremo differentemente nella prossimo stagione ma spero di no). Perché questo è il trope che più odio nei lankorn: madri che mettono zizzania fra i loro figli e che fanno tutte queste cose strane come svelare segreti e roba varia. No. Credo che nessuno dei genitori dei fratelli sia stato fatto vivere rispetto a quell’incidente d’auto perché così almeno le due nonne possono prendere veramente le redini della famiglia, cosa che non credo sarebbe stata possibile se ci fossero stati i genitori ancora in vita.
6. Se pensavo che i 6 cugini fossero legati è perché non avevo ancora visto il legame che lega i fratelli. Come ci sono l’uno per l’altro, come si aiutano, come Yai decide di sacrificarsi, anche se non ama Kate, solo perché sa che i suoi fratelli morirebbero se fossero obbligati a sposare le altre Dhevaprom e come i fratelli decidono comunque di lottare con lui per il suo amore anche se sanno che se lui non sposa l’unica Dhevaprom che non vuole il lusso dei Jutathep loro saranno obbligati a sposare una delle altre due. Insomma il loro rapporto è molto bello e toccante e spero possa essere sviluppato di più nei prossimi installment.
Bene passiamo ora ad una cosa che mi ha dato leggermente fastidio, ma non di questa serie, della serie del figlio di Yai: non mi piace come abbiano cambiato il carattere di Maprang rendendola una madre che continua a spingere suo figlio a sposarsi con Lisa come se non fosse successo un mega putiferio 35 anni prima con il loro matrimonio. Maprang è un così bel personaggio in questo installment e non capisco veramente perché sia stata cambiata.
Ora arriviamo ai due TW: come ho già detto ricordiamo che questa serie è ambientata nell’aristocrazia degli anni ‘50 della Tailandia (non nello stesso periodo in luoghi come la Germani dell’ovest, ok?). Quando Kate va al sito archeologico e sta con Korn (l’altro professore che chiamerò appunto Korn, perché è più corto) Korn comincia a provare dei sentimenti anche per Kate vestita da uomo ed ad una certa glielo dice, dicendole/gli che si è innamorato e che diciamo che accetta la cosa. Quando poi scopre che è Kate dice la frase “sono normale” (o almeno i sottotitoli la hanno tradotta così), indicando cosa: che amare gli uomini non è normale? Non credo, perché era abbastanza d’accordo qualche minuto prima. Quello che indentendeva credo sia più che altro associato al fatto che la società ha delle aspettative per una persona del suo ruolo, del suo rango e della sua disponibilità economica. Quello che voglio dirvi è che se sentite che la vostra sensibilità possa essere toccata da una scena del genere ovviamente non vedetelo, ma se riuscite un po’ ad inserire la situazione nel contesto socio economico del periodo, credo che quella frase sia solo un qualcosa che riflette la società e il pensiero del periodo. Io almeno cerco di interpretare così le due scene, visto che l’amico è stato un ally quando pensava che fosse Yai gay e poi era aperto alla possibilità di mettersi con Kong (Kate vestita da uomo). L’altro TW è meno sottile, visto che Kate passa una notte in mezzo alla foresta con un uomo (anche Maprang, ma non si sa perché lei meno)viene additata come una poco di buono, una donna “macchiata”. Ovviamente non lo è solo che capisco che le ultime due puntate, quando succede tutta la cosa in mezzo al bosco e quello che viene detto da alcuni personaggi possa toccare la sensibilità di qualcuno. Come sempre spero che vediate questa parte come una rappresentazione della società dell’epoca e non che qualcuno pensi che passare la notte con un uomo automaticamente ti “macchi” o che amare persone dello stesso sesso sia qualcosa di “anormale”.
Spero di essermi spiegata al meglio delle mio possibilità su questi due TW (cosa che mi ricordo era successa che con Chat).
Bene, one down, four to go. Al prossimo, Pawornruj
Partiamo con un breve recap: siamo nel 1957 e i nostri cinque leoni Jutathep si sono appena ritrovati dopo che i fratelli minori erano stati all’estero o per studiare o per varie vacanze e praticamente la storia parte già con il fatto che ALMENO uno di loro deve sposarsi con una delle sorelle Dhevaprom e la scelta, in maniera molto da fratello maggiore di Yai è quella di sacrificarsi per i suoi fratelli, anche perché la sua promessa sposa Dhevaprom è di quelle tre la più a modo (nel senso letterale del termine, ma ci torneremo sull’argomento), anche se nel suo cuore sembra esserci posto per almeno un’altra persona: un’amica di famiglia (che ora è sua studentessa all’università e il cui padre da quelle che ho capito è il suo mentore) che per anni ha visto come una sorella minore, ma che ora sembra essere diventata qualcosa di più. Per varie ragioni lui, la sua promessa Dhevaprom, Maprang e l’altro protagonista (il suo amico professore e figlio di una ricchissima famiglia, non nobile, ma che lavora con l’oro)si ritrovano in mezzo alle montagne a sventare, fra le altre cose il tentativo di un ricco “straniero” (Mr Edwards, del cui attore ad un certo punto, quando fa una risata malvagia, si vedono le otturazioni ai denti)di rubare tesori della storia tailandese. Non so perché mi sono sentita in dovere di scrivere questo piccolo riassunto della trama, ma mi pareva sensasata come cosa.
Bene ora passiamo alle cose che mi sono piaciute, poi parlerò dei TW (perché mi sono accorata che ce ne è un altro) e poi di alcune cose che non è che non mi sono piaciute, ma che mi piacerebbe diciamo “point out”.
Bene, le cose che mi sono piaciute:
1. La prima è una cosa che piace a ME e nessun altro è obbligato a farsela piacere, però io adoro le age gap stories (e ricordo che finché lui non la ha vista all’università (anzi forse proprio finché non è arrivato quel viaggio) lui non ha mai pensato a lei se non come la sua Nong) e un altro trope che adoro è il teacher/student relationship. Come ho detto, non devono piacere a nessuno, a me però piacciono quindi mi è piaciuta la storia.
2. Essendo ambientata negli anni ‘50 (appunto nel ‘57) è bello vedere questo mondo di estravanganza, balli e vestiti letteralmente di un’altra epoca. Non conosco come fosse la società tailandese dell’epoca, ma credo sia una buona rappresentazione dell’epoca, o al più dei ricchi, perché in questo caso sia Kate che Maprang sono M.L. quindi hanno il titolo nobiliare (e quindi siamo proprio in mezzo alla ricchezza della società aristocratica dell’epoca).
3. Parliamo un po’ dei personaggi che mi sono piaciuti: Kate. Lei è l’unica Dhevaprom normale. Nel senso letterale del termine. Quando scrivevo le recensioni dei figli ho detto (e mi ricordo di averlo fatto) che forse vedere la storia dei padri e delle Dhevaprom che si sono viste togliere il loro “promesso” mi avrebbe fatto provare un pelo di empatia per loro, beh spoiler, per questo primo installement almeno non è così (tranne ovviamente per Kate, la cui storia è molto bella e toccante, il personaggio empatico sia con Laor, che con le sue sorelle, che con le sue figlie che ho conosciuto in Dhevaprom si ritrova qua, infatti a differenza di altri personaggi, di cui parlo dopo, la Kate di questa parte è la Kate di Dhevaprom e vince il premio di migliore Dhevaprom di tutte), perché (e non siamo nemmeno nella loro storia) Rumpa e Maratee sono quasi peggio. Nel senso che quello che vedi nella storie dei cugini sono letteralmente delle verisioni a cui sono stati smussati gli angoli di loro: Maratee che praticamente è un genio del male che prende sotto la sua ala malvagia anche Rumpa e che decidono di quasi portare Kate alla rovina solo perché, se lei non si sposa con Yai, loro possono obbligare Chat o Phee a sposarle. Insomma, se pensavo che queste storie avrebbero potuto aiutarmi a renderle più tollerabili e magari a farmi provare un po’ di empatia per loro, questo è poco ma sicuro che non succederà mai. Con la storia di Kate non si può non parlare della sua storia d’amore con Chinnakorn: la loro storia d’amore mi è piaciuta molto, quasi quanto la storia di Jack ed Annie (ovviamente non così tanto, ma devo essere sincera loro saranno la coppia secondaria preferita di questo gruppo di storie).
4. Bene, se a qualcuno piacciono le gender swap stories (nel senso che Maprang e Kate di vestono da uomini ad una certa) troveranno questa storia per loro, visto che non solo viene fatta bene, ma è anche ilare (non ilare, sto troppo tempo su TikTok). Tutta la parte al sito archeologico è divertente, romantica e anche profonda quando parlano dell’importanza degli artefatti per la popolazione tailandese e la loro storia. Insomma si è capito che questa storia forse non è la miglio storia che io abbia mai visto, ma la me soggettiva vi dice che ha amato tutto di questa storia.
5. Allora, i genitori di Yai e dei fratelli sono morti. E voi direte e questa è una cosa che ti è piaciuta? No, la cosa che mi è piaciuta non è che i genitori sono morti, solo che per quel poco che si vedono le loro dinamiche mi sono piaciute. Il padre di Yai ha tre mogli, cosa non strana all’epoca (infatti anche Yai una certa alcuni pensavano avrebbe preso due mogli), ma le tre mogli, per quel poco che si vedono (perché è solo un flashback) sembrano non odiarsi e non aver creato animosità fra i loro figli (perché Yai e Phee sono figli di una, Chat e Lek di un’altra e Ruj di una terza) e non sembrava (ripeto da questo piccolo flashback che vediamo) che si odiassero (magari scopriremo differentemente nella prossimo stagione ma spero di no). Perché questo è il trope che più odio nei lankorn: madri che mettono zizzania fra i loro figli e che fanno tutte queste cose strane come svelare segreti e roba varia. No. Credo che nessuno dei genitori dei fratelli sia stato fatto vivere rispetto a quell’incidente d’auto perché così almeno le due nonne possono prendere veramente le redini della famiglia, cosa che non credo sarebbe stata possibile se ci fossero stati i genitori ancora in vita.
6. Se pensavo che i 6 cugini fossero legati è perché non avevo ancora visto il legame che lega i fratelli. Come ci sono l’uno per l’altro, come si aiutano, come Yai decide di sacrificarsi, anche se non ama Kate, solo perché sa che i suoi fratelli morirebbero se fossero obbligati a sposare le altre Dhevaprom e come i fratelli decidono comunque di lottare con lui per il suo amore anche se sanno che se lui non sposa l’unica Dhevaprom che non vuole il lusso dei Jutathep loro saranno obbligati a sposare una delle altre due. Insomma il loro rapporto è molto bello e toccante e spero possa essere sviluppato di più nei prossimi installment.
Bene passiamo ora ad una cosa che mi ha dato leggermente fastidio, ma non di questa serie, della serie del figlio di Yai: non mi piace come abbiano cambiato il carattere di Maprang rendendola una madre che continua a spingere suo figlio a sposarsi con Lisa come se non fosse successo un mega putiferio 35 anni prima con il loro matrimonio. Maprang è un così bel personaggio in questo installment e non capisco veramente perché sia stata cambiata.
Ora arriviamo ai due TW: come ho già detto ricordiamo che questa serie è ambientata nell’aristocrazia degli anni ‘50 della Tailandia (non nello stesso periodo in luoghi come la Germani dell’ovest, ok?). Quando Kate va al sito archeologico e sta con Korn (l’altro professore che chiamerò appunto Korn, perché è più corto) Korn comincia a provare dei sentimenti anche per Kate vestita da uomo ed ad una certa glielo dice, dicendole/gli che si è innamorato e che diciamo che accetta la cosa. Quando poi scopre che è Kate dice la frase “sono normale” (o almeno i sottotitoli la hanno tradotta così), indicando cosa: che amare gli uomini non è normale? Non credo, perché era abbastanza d’accordo qualche minuto prima. Quello che indentendeva credo sia più che altro associato al fatto che la società ha delle aspettative per una persona del suo ruolo, del suo rango e della sua disponibilità economica. Quello che voglio dirvi è che se sentite che la vostra sensibilità possa essere toccata da una scena del genere ovviamente non vedetelo, ma se riuscite un po’ ad inserire la situazione nel contesto socio economico del periodo, credo che quella frase sia solo un qualcosa che riflette la società e il pensiero del periodo. Io almeno cerco di interpretare così le due scene, visto che l’amico è stato un ally quando pensava che fosse Yai gay e poi era aperto alla possibilità di mettersi con Kong (Kate vestita da uomo). L’altro TW è meno sottile, visto che Kate passa una notte in mezzo alla foresta con un uomo (anche Maprang, ma non si sa perché lei meno)viene additata come una poco di buono, una donna “macchiata”. Ovviamente non lo è solo che capisco che le ultime due puntate, quando succede tutta la cosa in mezzo al bosco e quello che viene detto da alcuni personaggi possa toccare la sensibilità di qualcuno. Come sempre spero che vediate questa parte come una rappresentazione della società dell’epoca e non che qualcuno pensi che passare la notte con un uomo automaticamente ti “macchi” o che amare persone dello stesso sesso sia qualcosa di “anormale”.
Spero di essermi spiegata al meglio delle mio possibilità su questi due TW (cosa che mi ricordo era successa che con Chat).
Bene, one down, four to go. Al prossimo, Pawornruj
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