L' AMORE TRA LA FATA E IL DIAVOLO CHE DIVENTA MARTIRE (per amore della fata).
Un bel fantasy ( per me non è nè uno xianxia né un wuxia) ispirato alle classiche leggende orientali che valorizza il ruolo della donna (uno dei pochi) e tratta riflessioni sull’amore, sulle emozioni e e sull’inutilità delle guerre, sul pregiudizio tra i popoli. Apprezzabile che non ci siano malintesi continui e problemi di comunicazione che normalmente affollano questo genere di drama storici.
Ci sono sentimenti feriti, rimpianti, sacrifici, amori non corrisposti, gelosie , evoluzioni e crescite talmente estreme da risultare improbabili, ok the power of love ma non puoi stravolgere la personalità di una divinità millenaria.
La storia d’amore poteva essere più vissuta e approfondita sul finale, per questo non do 10!
L'inizio è spensierato come in ogni drama, gli scenari sono ben fatti e sono fiabeschi, certe illustrazioni delle sigle mi ricordano le carte del DIXIT, ottima fotografia e scenografia, ottima OST.
Un po' noiose le avventure nel regno mortale, ma questo è soggettivo, ogni arco narrativo dura in media circa 7 episodi, e il drama va diventando sempre più impegnativo , serio, drammatico.
Questi due si innamorano quasi subito ma necessiteranno di più di mezzo drama per capirlo e accettarlo, dopo essersi promessi invece di mostrare felicità e trasporto sembrano cupi e molto spenti per la quantità di difficoltà e prove a cui vengono continuamente sottoposti. La parte più bella infatti è rappresentata nei primi 9 episodi e in quelli che vanno dal 26 al 28., dal 28 è una tragedia continua.
Finora ho letto solo recensioni positive. Le persone sono soddisfatte della recitazione e della storia, ma ci sono molti aspetti che vorrei sottolineare e che hanno penalizzato la valutazione.
RECITAZIONE: Sia i protagonisti principali che i secondi protagonisti sono stati abbastanza credibili nei loro personaggi e i principali sono stati divertenti e abili nello scambio di ruoli (Dylan Wang meno bravo di Ester in questo aspetto).
Lo show è molto basato sulle emozioni, sia dei personaggi che del pubblico, e questa è la motivazione di una valutazione così alta ed entusiasta che porta a trascurare le criticità .
Non c'è stata molta cura nella caratterizzazione dei personaggi: il dio celeste, subdolo, manipolativo e uno stratega ingenuo,ambizioso e privo di emotività , ho visto imperatori migliori. Qui compie delle scelte che spesso non hanno senso , ed è del tutto privo di capacità oratorie. Perdona in un nano secondo quando fino a pochi secondi prima stava per condannare a morte appena si verifica un risvolto che può utilizzare per ottenere dei benefici, senza provare a manipolare la corte dei suoi sudditi che manca del tutto di pensiero critico e si inchina e ripete le sue parole con fare ossequioso.
Penso che sia l'opera che più ha dipinto gli abitanti del regno celeste come delle amebe STUPIDE E prive di personale iniziativa , nessuno escluso. Forse la fata Dayin è l'unica che salvo da questo discorso e il Nobile Ronghao che è stato il migliore in quanto a intensità e recitazione ma non è del tutto appartenente al regno celeste.... quindi lo escludo dal discorso.
Il Dio della Guerra che avrebbe dovuto essere il dio più potente poteva essere facilmente sconfitto da chiunque. Non ha mai vinto nessun combattimento . Perché farne il dio della guerra???
Nel suo arco umano poi perde ogni qualità che aveva diventando ingenuo, pigro, indolente, stupido. Generalmente le divinità quando vanno a fare le tribolazioni mantengono un'aura , delle qualità superiori.
Effettivamente se penso ad Eternal Love mi rendo conto che anche l'alta dea diventa una donna stupida nella tribolazione mortale ma era del tutto stupida, beona e annoiata anche come divinità.
Il dragone nero è stato caratterizzato come il personaggio più stupido mai visto, ed avrebbe dovuto essere il consigliere e protettore del più POTENTE CATTIVO esistente nei tre regni. Non ho capito perchè raccontava segreti importanti al fratello del protagonista.Non protegge nessuno nei momenti importanti! È stato mostrato abbastanza potente e incredibilmente maestoso nella sua forma di drago ma solo UNA VOLTA!
Una bella delusione devo dire. La sua storia con Jeili è stata dipinta stupida al punto da non provare neanche tenerezza per questa coppia che mi è risultata noiosa da seguire. Lei era piuttosto avida e manipolatrice e la loro storia segue delle evoluzioni incomprensibili, che non vengono mostrate, viene solo mostrato il risultato finale e allo spettatore tocca immaginare o provare a indovinare cosa sia successo per determinare quel risultato.
Dongfang Qincang è il Nobile Supremo, possiede un potere sconfinato mostrato superbamente con gli effetti speciali, ha un'immensa potenza ma rispetto a molti altri personaggi meno potenti visti in altri drama è anche il meno sveglio. Normalmente quando sono potenti sono anche molto scaltri, intuitivi, capaci , lui è solo potente! Non è colto come ci si aspetterebbe da parte del NOBILE SUPREMO , che ha vissuto centinaia di migliaia di anni e che dovrebbe avere un'altissima comprensione e conoscenza del reale dato che padroneggia superbamente l'arte magica. Come fa a non rendersi conto di tante cose... dell'aura della protagonista per esempio, o ha bisogno di manuali antichi per capire come prendersi cura di una pianta... . Come fa a non togliere immediatamente la maschera al cattivo della serie se con uno schiocco di dita può distruggere un regno?!?
Il personaggio di Donfang INOLTRE compie un'evoluzione troppo estrema per la brevità del drama, da demonio a martire... non c'è un' evoluzione poi nel modo in cui dimostra il suo amore a livello di espressione facciale rispetto ai primi episodi, mentre caratterialmente diventa un'altra persona, forse perché privato dei propri poteri e quindi fragile ,oltre ad aver recuperato un'emotività di cui comunque manifestava molte tracce nei suoi primi scambi con la protagonista, a livello di espressività facciale di uomo innamorato non ha saputo manifestare un coinvolgimento pieno e travolgente quando deve baciarla o quando la guarda, bravissimo invece nel manifestare gelosia, possesso, insofferenza e disperazione della perdita.
ASPETTI CHE HO APPREZZATO: Ho adorato il modo in cui hanno mostrato le emozioni tutti i personaggi in modo così plausibile da giustificarne le azioni. Non c'è dubbio che tutte le scene siano state sempre caratterizzate in senso emotivo.
I costumi dei protagonisti mi sono piaciuti immensamente, più che in qualsiasi drama finora visto perchè sono su base storica ma con molte libertà e sperimentazioni fantasy.
Stessa cosa per le ambientazioni e i panorama. Soprattutto albe, tramonti, sfondi lunari e la sala siming.
FINALE VERAMENTE AFFETTATO: C'erano 36 episodi e non 40 come normalmente nelle altre serie però si potevano modificare alcune scene di flashback che hanno mostrato più e più volte senza motivo e aumentare il tempo per i protagonisti principali. ALTRO TALLONE D'ACHILLE E' IL MONTAGGIO DI QUESTA SERIE.
Per concludere, vale la pena guardarlo sia per le risate che per vedere qualcosa di diverso rispetto ai classici xianxia, non è troppo drammatico ed è adorabile per i personaggi. I due protagonisti nella vita reale sono molto amici e forse questo ha penalizzato un po' la chimica tra loro, nel senso di risultare poco coinvolti e credibili nei baci e nei contatti fisici.
Ci sono sentimenti feriti, rimpianti, sacrifici, amori non corrisposti, gelosie , evoluzioni e crescite talmente estreme da risultare improbabili, ok the power of love ma non puoi stravolgere la personalità di una divinità millenaria.
La storia d’amore poteva essere più vissuta e approfondita sul finale, per questo non do 10!
L'inizio è spensierato come in ogni drama, gli scenari sono ben fatti e sono fiabeschi, certe illustrazioni delle sigle mi ricordano le carte del DIXIT, ottima fotografia e scenografia, ottima OST.
Un po' noiose le avventure nel regno mortale, ma questo è soggettivo, ogni arco narrativo dura in media circa 7 episodi, e il drama va diventando sempre più impegnativo , serio, drammatico.
Questi due si innamorano quasi subito ma necessiteranno di più di mezzo drama per capirlo e accettarlo, dopo essersi promessi invece di mostrare felicità e trasporto sembrano cupi e molto spenti per la quantità di difficoltà e prove a cui vengono continuamente sottoposti. La parte più bella infatti è rappresentata nei primi 9 episodi e in quelli che vanno dal 26 al 28., dal 28 è una tragedia continua.
Finora ho letto solo recensioni positive. Le persone sono soddisfatte della recitazione e della storia, ma ci sono molti aspetti che vorrei sottolineare e che hanno penalizzato la valutazione.
RECITAZIONE: Sia i protagonisti principali che i secondi protagonisti sono stati abbastanza credibili nei loro personaggi e i principali sono stati divertenti e abili nello scambio di ruoli (Dylan Wang meno bravo di Ester in questo aspetto).
Lo show è molto basato sulle emozioni, sia dei personaggi che del pubblico, e questa è la motivazione di una valutazione così alta ed entusiasta che porta a trascurare le criticità .
Non c'è stata molta cura nella caratterizzazione dei personaggi: il dio celeste, subdolo, manipolativo e uno stratega ingenuo,ambizioso e privo di emotività , ho visto imperatori migliori. Qui compie delle scelte che spesso non hanno senso , ed è del tutto privo di capacità oratorie. Perdona in un nano secondo quando fino a pochi secondi prima stava per condannare a morte appena si verifica un risvolto che può utilizzare per ottenere dei benefici, senza provare a manipolare la corte dei suoi sudditi che manca del tutto di pensiero critico e si inchina e ripete le sue parole con fare ossequioso.
Penso che sia l'opera che più ha dipinto gli abitanti del regno celeste come delle amebe STUPIDE E prive di personale iniziativa , nessuno escluso. Forse la fata Dayin è l'unica che salvo da questo discorso e il Nobile Ronghao che è stato il migliore in quanto a intensità e recitazione ma non è del tutto appartenente al regno celeste.... quindi lo escludo dal discorso.
Il Dio della Guerra che avrebbe dovuto essere il dio più potente poteva essere facilmente sconfitto da chiunque. Non ha mai vinto nessun combattimento . Perché farne il dio della guerra???
Nel suo arco umano poi perde ogni qualità che aveva diventando ingenuo, pigro, indolente, stupido. Generalmente le divinità quando vanno a fare le tribolazioni mantengono un'aura , delle qualità superiori.
Effettivamente se penso ad Eternal Love mi rendo conto che anche l'alta dea diventa una donna stupida nella tribolazione mortale ma era del tutto stupida, beona e annoiata anche come divinità.
Il dragone nero è stato caratterizzato come il personaggio più stupido mai visto, ed avrebbe dovuto essere il consigliere e protettore del più POTENTE CATTIVO esistente nei tre regni. Non ho capito perchè raccontava segreti importanti al fratello del protagonista.Non protegge nessuno nei momenti importanti! È stato mostrato abbastanza potente e incredibilmente maestoso nella sua forma di drago ma solo UNA VOLTA!
Una bella delusione devo dire. La sua storia con Jeili è stata dipinta stupida al punto da non provare neanche tenerezza per questa coppia che mi è risultata noiosa da seguire. Lei era piuttosto avida e manipolatrice e la loro storia segue delle evoluzioni incomprensibili, che non vengono mostrate, viene solo mostrato il risultato finale e allo spettatore tocca immaginare o provare a indovinare cosa sia successo per determinare quel risultato.
Dongfang Qincang è il Nobile Supremo, possiede un potere sconfinato mostrato superbamente con gli effetti speciali, ha un'immensa potenza ma rispetto a molti altri personaggi meno potenti visti in altri drama è anche il meno sveglio. Normalmente quando sono potenti sono anche molto scaltri, intuitivi, capaci , lui è solo potente! Non è colto come ci si aspetterebbe da parte del NOBILE SUPREMO , che ha vissuto centinaia di migliaia di anni e che dovrebbe avere un'altissima comprensione e conoscenza del reale dato che padroneggia superbamente l'arte magica. Come fa a non rendersi conto di tante cose... dell'aura della protagonista per esempio, o ha bisogno di manuali antichi per capire come prendersi cura di una pianta... . Come fa a non togliere immediatamente la maschera al cattivo della serie se con uno schiocco di dita può distruggere un regno?!?
Il personaggio di Donfang INOLTRE compie un'evoluzione troppo estrema per la brevità del drama, da demonio a martire... non c'è un' evoluzione poi nel modo in cui dimostra il suo amore a livello di espressione facciale rispetto ai primi episodi, mentre caratterialmente diventa un'altra persona, forse perché privato dei propri poteri e quindi fragile ,oltre ad aver recuperato un'emotività di cui comunque manifestava molte tracce nei suoi primi scambi con la protagonista, a livello di espressività facciale di uomo innamorato non ha saputo manifestare un coinvolgimento pieno e travolgente quando deve baciarla o quando la guarda, bravissimo invece nel manifestare gelosia, possesso, insofferenza e disperazione della perdita.
ASPETTI CHE HO APPREZZATO: Ho adorato il modo in cui hanno mostrato le emozioni tutti i personaggi in modo così plausibile da giustificarne le azioni. Non c'è dubbio che tutte le scene siano state sempre caratterizzate in senso emotivo.
I costumi dei protagonisti mi sono piaciuti immensamente, più che in qualsiasi drama finora visto perchè sono su base storica ma con molte libertà e sperimentazioni fantasy.
Stessa cosa per le ambientazioni e i panorama. Soprattutto albe, tramonti, sfondi lunari e la sala siming.
FINALE VERAMENTE AFFETTATO: C'erano 36 episodi e non 40 come normalmente nelle altre serie però si potevano modificare alcune scene di flashback che hanno mostrato più e più volte senza motivo e aumentare il tempo per i protagonisti principali. ALTRO TALLONE D'ACHILLE E' IL MONTAGGIO DI QUESTA SERIE.
Per concludere, vale la pena guardarlo sia per le risate che per vedere qualcosa di diverso rispetto ai classici xianxia, non è troppo drammatico ed è adorabile per i personaggi. I due protagonisti nella vita reale sono molto amici e forse questo ha penalizzato un po' la chimica tra loro, nel senso di risultare poco coinvolti e credibili nei baci e nei contatti fisici.
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