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Gumiho_in Tang_dinasty

italy

Gumiho_in Tang_dinasty

italy
Blossom chinese drama review
Ongoing 34/34
Blossom
2 people found this review helpful
by Gumiho_in Tang_dinasty
4 days ago
34 of 34 episodes seen
Ongoing
Overall 7.0
Story 7.5
Acting/Cast 5.0
Music 6.0
Rewatch Value 4.0

una fioritura MANCATA

REGIA:8,5
SCENEGGIATURA:6,5

Se i due protagonisti avessero dovuto fare un video musicale insieme avrei dato 10 perché il lavoro sul visivo e sulla regia questa volta è stato una spanna sopra la media, come qualità, fotografie, riprese, effetti (sfumati, innumerevoli scale dei campi messe a fuoco e scontorni dello sfondo, effetti Boken e chi più ne ha più ne metta, buon utilizzo del colore).
Tuttavia, questo non è basato a compensare e camuffare le doti interpretative ed espressive molto carenti degli attori, principali e non, i buchi narrativi e la sceneggiatura spesso cedevole del lavoro.
Non c'è davvero nessuno che si sia distinto per una recitazione più matura e convincente, eppure qualche altro attore l'ho visto in altri lavori e mi sembrava all'altezza, tipo Liu Miatang o l'attore che fa Wei Tigwey è un bravissimo astro di mosha in love and redemption, qui non hanno completamente brillato.
La narrazione grazie ad un buon lavoro sulle immagini da parte dell'art director è immersiva, la prima puntata ha dei filtri e colori goth con tecniche di ripresa molto interessanti che presentano un lavoro diverso che cattura subito lo spettatore, dopo il primo episodio è una lenta caduta verso cliché e scopiazzamenti di ex drama famosi con le stesse identiche scene riprese. (The story of ming lang, are you the one, dream of splendor...).

Il tema è abbastanza comune, la storia non dice niente di nuovo, tuttavia l'elemento di novità è caratterizzato dalla presenza di un libro da interpretare per poter cambiare il destino. La protagonista infatti ha una seconda opportunità di vita dopo essere venuta in contatto con un monaco buddista che in punto di morte le dona questo testo "Cronache del mondo".
Anche questa idea poteva essere meglio resa, tuttavia nel corso della narrazione il ricorso al libro sarà sporadico e il racconto è sotto forma di personaggi contrassegnati da una storia espressa in forma metaforica, molto ermetica da interpretare (se la sceneggiatura avesse lavorato meglio si poteva fare un lavoro interessante e rendere questo tema originale e coinvolgente).
La premessa della rinascita è semplice e gli archi narrativi riguardano la cospirazione di palazzo e degli affari, in cui sono coinvolte molte persone, nonostante ci sia un buon aumento del livello di tensione, suspense e sollievo e un buon ritmo fino al 14°, il drama poi si arena. E' un continuo alto e basso, episodi in cui sembra che si vada riprendendo ed episodi di caduta libera dove macchinazioni, intrighi, personaggi vecchi e nuovi incasinano tutto e la recitazione è carente.
Non c'è niente di speciale nella trama o nella recitazione, unico pregio ripeto è l'uso accattivante della telecamera e del brio narrativo di questo regista che ho letto essere al suo primo lavoro di drama, ed essere invece molto "esperto di corti". Forse per questo il lavoro non ha funzionato ma la regia è l'unico dato di pregio di questo drama.

Il cast di questo drama è composto da attori le cui capacità di recitazione sono ancora in fase di sviluppo (si spera). Il man lead avrebbe dovuto essere per logica un uomo contorto, machiavellico, impulsivo e molto inquieto, diviso tra scrupoli morali e filiali e assettato di tensione per la vendetta, sofferente, tormentato, travagliato. Liu Ruy non è stato PER NULLA IN GRADO di rendere tutte queste sfaccettature, è sempre serio, composto e non ha nulla della complessità emotiva che dovrebbe avere il personaggio, a livello di espressione facciale è sempre il medesimo con qualche sguardo di sofferenza o un accenno di gioia, solo in due scene si è davvero distinto. E' vagamente più espressivo di Hu Yi Tian della fioritura imprevista ( un lavoro che pure non ha brillato per l'interpretazione monodimensionale dei due protagonisti ma salvata dalla storia e dalla bravura dei second lead e guest role).
Meglio la protagonista femminile che comunque ha un fascino troppo maturo, sia come personaggio che come estetica (non so se questo è legato ai palesi ritocchi estetici che ne rendono il viso innaturale e poco spendibile nei drama a tema storico dato che rinoplastica, filler e seconda palpebra con occhi da cerbiatto non esistevano nella dinastia MING). Tuttavia ha dato al suo personaggio un po' più di coloritura rispetto al freddo e distaccato Song Mo.
Si è parlato di una chimica eccezionale e girano molti reel sul web di contatti fisici tra di loro, in parte questo è stato reso grazie alle inquadrature e al buon lavoro di regia ma se osservate bene noterete che le difficoltà espressive dei due smorzano tantissimo la tensione impalpabile che lo spettatore dovrebbe sentire per gli sguardi o il contatto fisico , lo capirete definitivamente con i baci che sono un mero accostamento di labbra chiuse a denti serrati. Non dimenticherò una parte fondamentale , molto ben mostrata grazie al lavoro di regia moderna, in cui uno dei protagonisti dichiara il proprio sentimento e l'altro non ha nessuna variazione emotiva a livello microfacciale, quindi hanno inquadrato il sorriso per mostrare felicità ma già il pathos era stato distrutto dall'assenza di un minimo trasporto emotivo per la realizzazione di un desiderio che doveva mostrare quanto meno una travolgente felicità e invece ZERO.
Questa assenza di partecipazione emotiva mi ha posto come spettatore passivo davanti a delle scene e non mi ha fatto completamente coinvolgere o immergere nel racconto.

Un grosso limite è stato rappresentato anche dalla sceneggiatura: partendo dalla confusione tra appellativi, nomi, nomignoli, nomi propri che sin da principio ti rendono difficile seguire il drama in modo fluido, passando al montaggio che penalizza il racconto saltando pezzi che invece sono fondamentali allo sviluppo della storia. E per terminare devo dire che la sceneggiatura, dal 12 al 18 °diventa un racconto inutile di cose poco interessanti. I dialoghi non sono sempre banali o stupidotti, o logicamente incongruenti, ANZI qualche riflessione importante si può trovare e apprezzare, stessa cosa nel dialogo romantico della coppia tuttavia sono spesso confusi e mancano di coerenza logica interna alle scelte, non sempre congruente con le azioni, o cambi di rotta improvvisi per mandare avanti il lavoro, inoltre quando il dialogo è intenso non c'è trasporto emotivo nella recitazione, anche se hanno inserito il doppiaggio questo non ha salvato l'opera.

Le puntate si sono trascinate con degli intoppi per allungare la storia e intrattenere lo spettatore nello "tsundere" di questa coppia senza motivo, mancando di credibilità.
La prima notte insieme è stata tra il patetico e il ridicolo, la peggiore che io abbia mai visto in 50 lavori finora seguiti , sempre nel tentativo di allungare sfiancando lo spettatore stanco di vedersi trascinare degli eventi che ormai non ci stavano più.
Questa chimica è talmente carente che molte avrebbero preferito, ho letto, scegliesse il second lead che pure poteva essere reso con una maggiore complessità interiore. Della coppia principale salvo solo una bella scena a cavallo, l'unica che mi ha davvero emozionata.

Questo regista ha tentato di mascherare i difetti interpretativi con un brillante stile narrativo visivo e sono ricorsi anche ai doppiatori (PENSATE VOI ). Quindi mi chiedo perché affidarsi ad attori così acerbi per lavori che richiedono una grande complessità e gestione dei ruoli (una yang zi o un wang zhanyi o un tian hian ci o sun yi zhou forse sarebbero riusciti a risultare credibili). Mi viene da pensare che sono stati imposti per mera attrattività estetica ma una nota non basta a fare una sinfonia, il doppiaggio se non c'è trasporto in visivo per quanto sia buono perde forza ed è inutile.

POSITIVO: A parte l'uso migliore della regia rispetto ad altri drama che ho seguito , questo lavoro ha anche dei pregi , penalizzato dai difetti che sono quelli che ho finora elencato.
Di buono c'è il modo in cui hanno caratterizzato la protagonista : intelligente, volitiva, matura, con un ottimo fiuto per gli affari, ricchissima, con una grande "vision" e capacità di anticipazione delle mosse altrui, grandi abilità di pianificazione strategica e grande intraprendenza. Ora, ditemi voi se una donna così non meritava un'attrice di grande spessore o con maggiori abilità recitativo- espressive per rendere tutto questo.
L'idea di utilizzare il linguaggio dei fiori per esprimere l'ideale a cui aspirare o i concetti di supporto, crescita, l'ideale di relazione sentimentale.
Il tipo di relazione che gli autori hanno voluto formare è molto bella: lei è un po' il suo grillo parlante, una buona amica che lo aiuta a non cadere negli errori che commetterebbe per la sua impulsività e le deprivazioni affettive da parte paterna cui è stato sottoposto, a cui invece ha provveduto lo zio. Ora provvede lei, si sostituisce a madre e zio e lo supporta, lo incoraggia, qualsiasi cosa lui vorrà lei lo aiuterà, in mezzo a tante difficoltà saprà tirarlo fuori dai guai. Questa idea di eroina che salva l'uomo che ama a differenza dell'uomo salvatore che vediamo quasi in ogni lavoro, mi è molto piaciuta.

L'idea di utilizzare un libro come un racconto da interpretare pure è molto bella.
L' intrigo è molto ben congegnato tanto che se non siete abili ed esperti lettori potreste dover arrivare al 25° per capire chi si nasconde dietro alle difficoltà sperimentate dai protagonisti e perché sebbene gli episodi finali vedono una caduta di stile a livello interpretativo e di scrittura con soluzioni improbabili, non mostrate e scopiazzate da are you the one e ming lan dove però il processo era ben spiegato. Ho faticato per finire gli ultimi 5 episodi, ero insofferente per la recitazione stentata, specie la serva che impazzisce o il protagonista che non ha mai il carico di sofferenza adeguato al peso che porta, o la protagonista che a volte è totalmente indifferente in scene strazianti. Davvero PENOSI.

Nonostante alcuni archi che avrebbero potuto essere migliori, alcune occasioni mancate, una logica sciatta e modifiche disordinate, la storia si conclude in modo soddisfacente.
È una produzione solida che ha fatto del suo meglio con le sue risorse limitate. Le idee c'erano, la macchina da presa anche , mancavano gli ingredienti. Peccato.
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