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This review may contain spoilers
Psychopath Diary foi um dos doramas que vi no lançamento, desde o seu trailer que encontrei por acaso fiquei muito ansiosa para assistir. Foi um dorama que me prendeu já no primeiro episódio, pq achei interessante e até diferente o personagem principal não ser assassino de verdade, e sim achar que é um pq perdeu a memória, com todo esse mal entendido tinha pequenas situações que eu ria muito, de pessoas que antes via ele como "bobão e inocente" temendo ele, inclusive o assassino real.
Uma das minhas cenas favoritas foi a do elevador, com um dos melhores personagens, o gangster, que eu pelo menos, comecei achando que se ele soubesse a verdade sobre o protagonista iria largar de mão, mas não, quanto mais via, mais percebia que ele criou um carinho de verdade pelo Dong sik, que foi uma das pessoas que mais o ajudou a fugir, a limpar o nome, e etc, ele continuou do lado dele, foi um personagem muito fofo. A policial, que começou meio que se aproveitando do protagonista por ele ter esquecido do acidentekkkkk, com o passar dos episódios começou a se preocupar de verdade com ele, quando o Dong sik foi preso e ninguém mais acreditava nele, ela foi uma das únicas que correu atrás pq achou que isso tudo tava errado (apesar de ter suspeitado dele no início), tbm foi uma das principais pessoas que ajudou a limpar o nome dele. O assassino real devo dar os devidos parabéns pro ator, pq ele conseguiu passar todo aquele sentimento de tensão toda vez que aparecia, foi um personagem que me deixou com raiva pelo jeito que ele tratava o Dong sik (pq ele foi meu queridinhokkkkk), mas tbm consegui gostar dele pelos momentos engraçados, de como por exemplo, ele achando que o Dong sik era mesmo um assassino e meio que dando em cima delekkkkkk, foi engraçado ele colocando toda uma história por trás quando na verdade o protagonista era um idiotakkkk.
E enfim, meu personagem favorito, o Dong sik, ele me conquistou mesmo, o Yoon Shi Yoon virou um dos meus atores favoritos depois desse papel, gosto muito de como ele atua, vejo muita gente falar que a atuação dele é péssima, mas não acho isso, muito pelo contrário, acho até que Psychopath Diary não seria o mesmo sem ele atuando, a personalidade do Yook Dong sik pra mim é única, e o Yoon Shi Yoon interpretou muito bem. O Dong sik foi um personagem muito fofo, carinhoso e bondoso com todo mundo, me irritava que ele sempre se preocupava com os outros mas ninguém com ele (principalmente os tais "colegas" de trabalho dele né), esse personagem sempre vai estar na minha memória como um dos melhores, tanto, que é difícil esquecer o nomekkkkk.
Foi um dorama muito bom, apesar dos momentos de vergonha alheia suprema que eu tampava a cara de tanta vergonha, mas isso que é uma comédia nekkkkk. Ele é inesquecível, o suspense, o crime nele foram uma das melhores coisas tbm, que me deixaram realmente tensa e com vontade de saber cada vez mais sobre essa história magnífica, são poucas as coisas que eu falo isso, mas esse dorama é uma verdadeira obra de arte, super vale à pena de se assistir os 16 episódios inteirinhos.
E uma observação que percebo que muita gente não gostou do dorama por causa disso:
Eu não concordo que muitas pessoas achem que teria sido melhor o Dong sik virar de verdade um psicopata e se juntar ao assassino, isso não só fugiria de todo o personagem dele, como iria ser um final péssimo, tenho absoluta certeza que queriam que isso acontece por causa do shipp, que eu acho bem tóxico inclusive. O vilão tentou matar o Dong sik, ameaçou ele, enganou, e ainda se aproveitou dele, não acharia correto e nem condizente com o plot o Dong sik passar a gostar de uma pessoa que usou tanto ele o dorama inteiro. O Dong sik, mesmo sem as memórias continuou sendo uma pessoa boa, tanto que demorou a ele aceitar que aquele diário era "dele', pra mim seria totalmente sem nexo colocarem do nada que o garoto realmente virou um psicopata, sendo que todas as noites praticamente ele se sentia culpado por ter "matado" todas aquelas pessoas, mesmo não sendo ele quem fez. E pra mim o final foi o melhor que podia acontecer, o Dong sik acredito que tenha tirado um peso enorme das costas, depois de saber que era inocente, tanto que até fez piada no final nekkkkk, achei um final perfeito para o Dong sik, que mostrou ser uma pessoa boa de verdade até o final
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Tragicommedia divertente
Diario di uno psicopatico è una black comedy, con molti elementi thriller sapientemente mischiati con situazioni e personaggi umoristici.Yoo Dong Shik subisce ogni tipo di mobbing nella società di brokeraggio dove lavora, e anche fuori da lì si fa mettere i piedi in testa da chiunque. Accusato ingiustamente di una débâcle finanziaria, dopo aver subito una brutta parte dal padre, decide di gettarsi dalla cima di un palazzo, ma perde il coraggio e, discendendo, assiste non visto alla scena di un uomo che sta uccidendo un barbone. Su luogo raccoglie un libriccino rosso e fugge in strada per chiamare la polizia che, mentre sta per telefonare, lo investe! Yoo Dong Shik perde la memoria e, leggendo il diario dell’assassino, crede di essere lui stesso un serial killer, ma il suo subconscio si ribella alla nozione.
La cosa genererà non poche situazioni sia tragiche che umoristiche, anche perché attorno al nostro cominciano a gravitare Shim Bo Kyung, una poliziotta figlia d’arte il cui padre ha subito una grave caduta otto anni prima ed è rimasto cerebroleso, e l’enigmatico Seo In Woo, rampollo dei proprietari della società in cui il nostro lavora. Completa il quadro Jang Chil Sung, un ex gangster che prende l’aspirante serial killer sotto la sua ala.
Occorre prima di tutto ribadire che si tratta di una tragicommedia, che a volte ha addirittura i toni della farsa, in questo aiutata dall’incredibile mimica di Yoon Shi Yoon, vero mattatore del drama. Le indagini non vengono condotte secondo manuale, le coincidenze si sprecano, i capintesta delle società fanno il bello e il cattivo tempo come l’imperatore del Catai, la plausibilità va a farsi una nuotata nelle fogne… E allora? E’ una commedia, non si prende sul serio e non va presa sul serio. Molte opere che si spacciano per thriller seri commettono lo stesso tipo di errore (vedi Defendant). Siamo qui per guardare le castronerie del protagonista, non per fare le pulci alla polizia. Come commedia l’opera funziona alla grande e riesce a mantenere l’attenzione dello spettatore e a divertirlo, pur inframezzando diverse verità che fanno pensare, specie a quelli che possono essere i rapporti interpersonali e gli scopi della propria vita. Non solo: gli elementi umoristici e drammatici sono sapientemente fusi, tanto da farci dimenticare che, in effetti, ogni tanto qualcuno ci rimette le penne. Ripeto: è una commedia, il suo scopo non è farci provare simpatia per le vittime.
Particolarmente azzeccati i momenti in cui il protagonista, appassionato di film thriller e d’azione, entra in ‘modalità film’, interpretando nella vita spezzoni delle opere che ha visto, operazione mentale che gli è di aiuto in molte circostanze: in quel momento si vede una cassetta col titolo del film che entra nel videoregistratore.
Tutta la serie si gioca sul dualismo del falso serial killer, il broker formato zerbino, e il serial killer vero, magistralmente interpretato da Park Sung Hoon. Emblematica una scena in cui il broker gioca in una escape room con armi finte e il vero killer si trova nella ‘sua’ stanza dei giochi, con la sua collezione di armi varie.
L’intelligente e spietato gatto (il figlio del presidente) porterà avanti col topo (l’amnesico broker) un gioco crudelissimo che avrà come posta la libertà di quest’ultimo e la vita dei suoi cari, senza badare a chi sacrificherà nel frattempo. Il carismatico killer sembrerà avere la meglio per molto tempo, ma anche i più insignificanti topolini, se messi all’angolo, potranno andare alla riscossa, specie se supportati da una rete di amici pronti ad aiutare.
Nel corso del drama Yoo Dong Shik, il falso killer, acquisirà finalmente un po’ di fiducia in se stesso, pur senza tradire del tutto il suo animo gentile. La poliziotta Sim Bo Kyung a sua volta riuscirà a liberarsi dalla sudditanza psicologica verso l’immagine del padre, diventando una brava profiler. E il cinico serial killer? Beh, non si può fare a meno di provare un po’ (molto poca) di simpatia per lui: in fondo, se il padre non fosse stato a sua volta abusivo, forse le cose sarebbero andate in maniera diversa. Defendant, ricorda qualcosa? Ad ogni modo, i cattivi fanno la fine che si meritano, e questo ci lascia un buon sapore in bocca.
L’ottima interpretazione del cast nella sua totalità è sicuramente uno dei punti di forza di questo drama. Se Jung In Sun, la poliziotta, è un’attrice misurata e convincente, il killer di Park Sung Hoon è esemplare: crudeltà, cinismo, fascino e carisma sono sapientemente dosati in modo da rendere il ritratto di una persona calcolatrice e disturbata, ma apparentemente normale. Come già detto, è però Yoon Shi Yoon il mattatore della serie: la sua interpretazione costantemente sopra le righe ben rende l’idea che l’uomo di strada può avere di come sia un folle: esagitato, bipolare, maldestro, inopportuno e perché no, simpatico. I suoi cambiamenti repentini d’espressione colgono sempre di sorpresa e il suo sorrisino crudele o lo sguardo intenso di quando fa sul serio sono terribilmente inquietanti. Sia la parte drammatica che l’umoristica sono ben affidate alla sua incredibile mimica. Anche Heo Sung Tae, l’ex gangster, contribuisce non poco a farci ridere con la sua incrollabile devozione per il protagonista.
La buona riuscita dell’opera è sicuramente aiutata dall’ottimo commento musicale, forse non molto vario, ma che sicuramente sa ben sottolineare sia i momenti più drammatici che quelli più ridicoli. La cinematografia, poi, è molto attenta e curata.
In sunto, a patto di non cercare il massimo della coerenza e plausibilità, un ottimo drama che vi farà ridere e anche pensare. E’ una commedia, e il suo lavoro lo fa benissimo. Ce ne fossero! E vado immediatamente a cercare altri lavori interpretati dagli attori protagonisti. Meritano.
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Um psicopata bonzinho? Não pode!
Para mim foi uma série inesperada, nunca pensei ver uma desse género. O que me cativou logo de primeira, eu sempre esperava semana por semana, só para assistir a dois episódios. Quase um ano depois eu e uma amiga assistimos as duas a série e existia sempre gargalhada com as patetices do Dong Shik.O enredo é maravilhosamente bom, existe um bom desenvolvimento do Dong Shik. Por outro lado o Seo In, também poderia receber um pouco mais de atenção e percebermos mais sobre o seu prazer por matar, e também saber mais sobre o que é que motiva ao seu pai, guardar o seu segredo, já que ele deixa claro, que sabia que o seu filho matava pessoas por puro prazer. Também não entendo o porquê de uma personagem feminina ( que não lembro o nome) encobri-lo. Mesmo com essas críticas, eu amei a série desde o primeiro episódio.
Uma coisa que vi noutras review, foi o facto de afirmarem, que a série seria melhor se o Dong Shik se torna-se de facto um serial killer. na minha opinião isso seria impossível, já que ele é um homem com amnésia, mas ele não perdeu a sua personalidade. Desde o início ele dá a entender que não consegue acreditar naquele diário, faz parte ele se questionar, se aquilo é verdade.
Com o decorrer ele pensa que é só um idiota, mesmo com as milhares confirmações, ele sempre distorce a realidade e acredita ser mesmo um psicopata. Porém, quando ele tenta matar alguém ele sempre hesita, porque o seu coração é bondoso demais, portanto seria impossível para ele se tornar um assassino. Seria uma quebra enorme.
Quem nasce bom, nunca se torna mau. Mas isso pode acontecer caso desde infância a pessoa se sinta inferior, e que se sinta sozinha e desamparada. Mesmo as famílias de Seo In e Dong Shik aparentemente serem semelhantes, ainda assim são diferentes, porque Dong Shik ele recebe amor e após os acontecimentos, ele percebeu que a sua família é realmente muito boa e que ele deve aproveitar a madrasta que têm e o amar o meio irmão, como irmão.
Eu gostei que o diário de certa forma, deu-lhe mais coragem e força de vontade. Ele quase mesmo deu uma lição num gangster que se tornou seu "Brother". Um irmão para todo o sempre, e é bonito de ver que nem todo o homem forte, tatuado e com cara de mau é assim tão bom na porrada e que também tem o seu lado heroico.
Para mim foi maravilhoso ver a série, as personagens secundárias foram de grande ajuda para o desenvolvimento da trama, e quando falo nisso, obviamente falo nos colegas de trabalho, nos prisioneiros e na amiga policial.
Uma trama que recomendo sem hesitar, e sinceramente não pensem que seria melhor se o Dong Shik se tornasse num psicopata, isso quebraria totalmente a personagem. E uma pessoa não muda a sua personalidade drasticamente, a não ser que exista um trauma no meio e eu não consigo encontrar isso na história de vida dele. Bem é a minha opinião.
Claro que esse ponto de vista seria interessante, mas eu diria que é impossível. Noutras circunstâncias seria plausível.
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Que tristeza, que decepção
Não posso negar que parte dessa minha frustração foi por ter criado expectativas demais pra esse dorama.Foi tanta quebra de expectativa que eu simplesmente fiquei com raiva e dropei.
O começo era legal, o personagem descobrindo o diário e de fato tentando agir como um seriall killer, isso realmente me deixou presa no dorama nos primeiros episódios.
Mas depois ele simplesmente começa a virar o mocinho herói, e é aí que vem a minha quebra de expectativa.
Teria sido muito mais legal que se de fato ele tivesse se transformado em um serial killer, com um final ruim (para ele) ou não.
Pelo menos o dorama foi divertido de assistir (o começo e meio pelo menos). Algumas cenas foram tão boas que tive voltar diversas vezes para ver de novo.
Me tirou boas risadas também.
Eu sou uma fã de Strangers from Hell então eu meio que tava procurando algo parecido. Vi algumas pessoas recomendando esse dorama falando que era parecido então já fui com o meu coração aberto, mas eu recebi um soco na cara na realidade.
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