Insipida e piatta rivisitazione di una serie di successo
Adattamento non ben riuscito del memorabile "Fated to love you", drama coreano di una decina di anni fa.
La trama a grandi linee è la stessa, ma con quasi il doppio degli episodi (e la noia che, di conseguenza, incalza).
Recitazione appena sufficiente, sceneggiatura fiacca, scarsa capacità di emozionare. La severità di questo giudizio è probabilmente influenzata dal paragone con l'altro drama - paradossalmente ho preferito la protagonista di questo, rispetto all'altra che proprio non soffrivo - ma in "Fated to love you" la colonna portante era l'attore protagonista, Jang Hyuk, professionista poliedrico e originale, capace di dare vita a personaggi unici e indimenticabili, oltre a bucare lo schermo dal punto di vista delle emozioni.
Con alle spalle un predecessore di tale successo, il nuovo "You are my destiny" non può che apparire come un'insipida minestra riscaldata. Il consiglio quindi è: guardate la versione coreana e dimenticatevi di questa.
La trama a grandi linee è la stessa, ma con quasi il doppio degli episodi (e la noia che, di conseguenza, incalza).
Recitazione appena sufficiente, sceneggiatura fiacca, scarsa capacità di emozionare. La severità di questo giudizio è probabilmente influenzata dal paragone con l'altro drama - paradossalmente ho preferito la protagonista di questo, rispetto all'altra che proprio non soffrivo - ma in "Fated to love you" la colonna portante era l'attore protagonista, Jang Hyuk, professionista poliedrico e originale, capace di dare vita a personaggi unici e indimenticabili, oltre a bucare lo schermo dal punto di vista delle emozioni.
Con alle spalle un predecessore di tale successo, il nuovo "You are my destiny" non può che apparire come un'insipida minestra riscaldata. Il consiglio quindi è: guardate la versione coreana e dimenticatevi di questa.
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