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Primeiro de tudo, o dorama entrega MUITO no cast principalmente por ter a Sohee no elenco. Porém convenhamos que nesse dorama ela nao serviu, primeiro que o personagem do Song Kang nesse dorama eh um merd$ e a Nabi (Sohee) nao consegue ver isso, claro que o final do dorama ja era esperado. Porém fiquei decepcionado que a Nabi e o carinha da batata não tiveram sequer UMA cena bonitinha juntos, o dorama todo eh so a Nabi chorando por causa do Song Kang e a Bit na falando pra bixinha que ele nao prestava.Was this review helpful to you?
Incontournable !
Pour ne pas gâcher le plaisir de la découverte, ma critique sera très courte.Les histoires de vengeance, il y en a des tonnes ; surtout dans le cinéma coréen. Difficile de sortir du lot et pourtant, "The Glory" y arrive à la perfection.
Que ce soit le scénario (cohérent jusqu'au bout, ce qui mérite d'être souligné), que ce soit le rythme (on avance doucement dans l'histoire, sans pour autant être lassé) , le jeu des acteurs (bluffant !), tout est presque parfait ! Les personnages (secondaires) sont un chouilla excessifs, mais ils restent bien joués ça sauve le tout.
Une série que je recommande vivement : même pour ceux qui ne sont pas fan du genre. Quitte à en voire une sur la vengeance, que ce soit celle-ci !,
J'ai prit beaucoup de plaisir à visionner et que je regarderais à nouveau, à coup sûr !
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Muito engraçado
Nunca vi um bilhete voar tanto e causar tanto alvoroço kkkk. É divertido, digno de assistir no fim de um dia cansativo.O enredo é simples mas a história foi bem desenvolvida e trouxe um bom nível de comédia.
Os soldados do norte e sul fazem todo tipo de loucura para achar um jeito de pegar o dinheiro e entrar em um consenso para a divisão, eu já ficava a todo momento esperando eles serem pegos kkkkk porque eles davam muito na cara que estavam fazendo algo "errado".
6/45 é um filme com a dose certa de comédia.
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O Cotidiano Divertido e Realista de uma Família Coreana
Bad Housewife, transmitido pela SBS, é uma comédia dramática que explora as lutas e alegrias do casamento e da vida doméstica. A história gira em torno de Choi Mi-na, uma dona de casa imperfeita e desorganizada, e seu marido, Koo Se-ho, que lida com o caos diário de sua esposa e filhos. Apesar das dificuldades financeiras e dos conflitos familiares, a série mostra como eles aprendem a lidar com os desafios e a encontrar alegria nas pequenas coisas da vida.O dorama se destaca por sua abordagem humorística e realista das dinâmicas familiares. Mi-na é uma personagem adorável justamente por suas falhas, e a série oferece um retrato honesto e cômico das tensões e alegrias que surgem no casamento e na criação dos filhos. A relação entre os personagens é cheia de momentos hilários e emocionantes, que retratam a beleza das imperfeições na vida familiar.
Ideal para quem busca uma história leve, divertida e sincera sobre a vida doméstica, Bad Housewife é um retrato bem-humorado e comovente de uma família comum tentando encontrar felicidade apesar dos desafios.
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Membosankan
Sebenarnya tema yang diangkat bagus tentang kehidupan wanita karir yang didiskriminasi terutama profesi pengacara. Pesan ceritanya bagus sekali. Tapi, alur cerita keseluruhan dan alur romantismenya bertele-tele dan membosankan. Apalagi saat membahas tentang kehidupan pernikahan yang rumit, alurnya sangat lambat. Gak suka sama karakter male lead yang rapuh dan pelit. Justru lebih suka dengan karakter second male lead. Gak akan rewatch drama ini. Meski begitu, akting pemainnya bagus semua, natural.Was this review helpful to you?
O Amor como Redenção
Robber é um drama romântico que explora o tema da redenção através do amor. A história gira em torno de Kwon Oh-joon, um homem que vive de enganar mulheres para conseguir dinheiro, e Jin Dal-rae, uma viúva que tenta recomeçar sua vida. Oh-joon inicialmente se aproxima de Dal-rae com segundas intenções, mas, à medida que ele se envolve emocionalmente com ela e sua filha, começa a mudar. O drama explora o poder transformador do amor e a luta de Oh-joon para superar seu passado e se tornar uma pessoa melhor.A trama de Robber oferece uma combinação de momentos tocantes e conflitos internos, com uma forte mensagem de esperança e recomeço. O desenvolvimento gradual do relacionamento entre os protagonistas é cativante, e o desempenho de Jang Hyuk no papel de Oh-joon dá profundidade ao personagem, fazendo o público torcer por sua redenção.
Para quem gosta de histórias que abordam temas de redenção, amor e crescimento pessoal, Robber é um drama envolvente e emocionalmente gratificante.
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Non è abbastanza romantico
Eugene Choi arriva in Corea nel 1902; sembra un tempo lontanissimo, se si pensa che rispetto all’Italia moderna il 1902 è un altro mondo, di cui non si percepisce la continuità. Credo invece che per i paesi orientali, che hanno storie millenarie, un tempo di 116 anni non sia poi così esteso. Quelle vicende storiche sono molto più vicine agli attuali coreani di quel che si pensi, sono gli anni in cui la Corea, sotto una crudele dominazione straniera, ha perso la sovranità per 40 anni: quella forma di governo comunque è stata perduta per sempre e ora il popolo è anche diviso. Invece in Giappone c’è lo stesso impero di allora, e l’attuale imperatore è un discendente diretto di quello. Per tutti questi motivi questa serie ha un grande impatto storico ed emotivo, ed è in qualche modo straziante seguire le lotte partigiane dei coreani e gli intrighi politici pro o contro il Giappone, già sapendo come andrà a finire.Ho rimandato a lungo la visione di questo drama perché non sono attratta dai drammi storici, ma sapevo che era eccellente e quindi l’ho cominciato. A metà del quinto episodio ho sospeso la visione, molto irritata dall’inconcludenza della storia d’amore. Dopo un po’ di tempo l’ho ripresa e non me ne pento, ma la storia d’amore è rimasta inconcludente. Questo infatti non è un drama romantico sullo sfondo di una guerra, ma una storia di guerra con un pretesto romantico, neanche tanto a dire il vero; la locandina mente, è il Joseon, negli ultimi agonizzanti anni della sua esistenza, il vero protagonista della serie; la storia d’amore è stata inserita come nota sentimentale, ma, ripeto, non è poi una grande storia d’amore.
Artisticamente è un lavoro eccellente. È un drammone infinito che potrebbe racchiudere tre o quattro film: decine di personaggi, molti dialoghi in lingua straniera, personaggi reali ed inventati, eventi storici, battaglie anche in mare, New York e Tokyo (in CG), location da sogno e una incredibile ricostruzione di Hanseong. Una estrema accuratezza nelle scenografie e nei costumi e una regia spaziale. Non ci sono archi narrativi lasciati in sospeso, il che è un miracolo, per un drama coreano.
La prima puntata è l’antefatto, dal 1871 al 1901. Dalla seconda alla decima puntata si svolge l’evoluzione del loro rapporto, che rappresenta molto bene la gamma di sentimenti contrastanti che provano l’uno verso l’altra, dall’attrazione al sospetto, dall’amicizia all’amore. Dalla decima alla ventesima puntata si delinea la catastrofe del Joseon. Le ultime quattro puntate sono di una tristezza infinita; le ho guardate dopo il 24 febbraio 2022, invasione dell’Ucraina, e quei dialoghi sui Paesi deboli che devono soccombere ai Paesi forti, quei combattimenti per le strade, sono ancora più sconvolgenti. In tutto questo abbiamo anche le sottotrame, tutte interessanti, però con la grave pecca della totale mancanza di storie d’amore secondarie. Occhio a distinguere i coreani dai giapponesi, che poi sono anche loro attori coreani, ahahah, tanto per farci venire il mal di testa.
Riguardo alle inesattezze storiche, va bene, non è un documentario; difficile che un film storico non riporti delle inesattezze, dal momento che non si può assumere una squadra di studiosi per scovare tutti i riferimenti sbagliati. Ho letto che, mentre la denuncia dell’ingiustizia sociale nel Joseon è stata fin troppo accurata, le responsabilità del Giappone sono state abbastanza sorvolate, lasciando una erronea impressione sul fatto che il Joseon sia più che altro crollato dall’interno. Ebbene, tutti gli imperi crollano dall’interno: il terremoto non fa crollare tutti gli edifici, ma solo quelli che non erano abbastanza solidi. È vero che due dei protagonisti hanno preso la cittadinanza straniera proprio a causa dell’ingiustizia sociale, e che in fondo tutti loro, i Giusti, non stanno solo combattendo contro lo straniero, ma contro il sistema. Ho avuto l’impressione che la produzione non abbia voluto calcare la mano contro il Giappone, forse per motivi di opportunità politica, diplomatica, relazionale, commerciale, chi lo sa. Tuttavia i personaggi giapponesi e filogiapponesi sono tutti indistintamente così malvagi, malevoli e violenti da far bene intuire che cosa abbia significato per i coreani la dominazione giapponese.
Uno dei protagonisti è a capo di un gruppo di samurai yakuza, la Società Musin (“musin” vuol dire “senza Dio”); adombra la Società del Drago Nero, un gruppo armato giapponese che stabilì una succursale in Corea allo scopo di favorire l’annessione al Giappone. È abbastanza impossibile che a capo di un gruppo di quel genere ci fosse un coreano, ancorché naturalizzato giapponese, perché era un’organizzazione ultranazionalista. Anche questo suscitò proteste, perché uno dei personaggi più positivi e simpatici risulta essere un affiliato di una società ultranazionalista giapponese.
Ritengo che l’aspetto romantico sia molto trascurato nel drama, anche se sembra la storia principale. È molto tenero vedere la crescita del loro amore, ma resta tutto troppo platonico. Invece hanno dato la giusta attenzione all’amicizia virile fra i tre protagonisti, un tema che regala molti momenti umoristici che donano tanta leggerezza e simpatia; alcuni approfondimenti dei personaggi avvengono proprio nell’interazione con gli altri due. Le prove d'attore sono tutte eccellenti, i tantissimi ruoli di supporto sono un arricchimento per la serie, sono stati tutti fantastici.
La trama fa molti giri perché 24 puntate sono lunghe da riempire; i personaggi si avvicinano e si allontanano ripetutamente, anche i tre uomini, e le due donne con questo o con quello. Quindi guarda questa serie se non sei interessato più di tanto a sapere come vada a finire la storia d'amore, ma vuoi essere avvinto e coinvolto dalle trame politiche, sempre raccapriccianti, e dalla lotta del popolo coreano per non perdere la libertà.
ALLARME SPOLIER: da qui in avanti la recensione si rivolge a chi ha visto il drama fino alla fine.
SPOILER
SPOILER
Benché sia un lavoro eccellente, ci sono varie cose che non mi sono piaciute riguardo alle trame romantiche. Non mi è piaciuto che i due protagonisti non si siano dati una sola possibilità di stare insieme contro qualsiasi avversità, che è la sostanza dell’amore romantico; lei anzi è una vera stronza e lo lascia due volte per motivi francamente inaccettabili. Soprattutto dopo il trattato di protettorato col Giappone, quando lei scappa sulle montagne coi partigiani, è proprio quel tipo di situazioni in cui si vive l’amore subito e fino in fondo, dal momento che ogni giorno potrebbe essere l’ultimo, lo abbiamo vissuto anche noi in Europa. L’ho trovata una storia d’amore estenuante in cui sembra sempre che stiano per saltarsi addosso e invece in 24 puntate non si danno neanche un bacio, mi è sembrato quasi offensivo nei confronti dello spettatore.
Un’altra cosa che non ho sopportato è l’assenza di storie d’amore secondarie, a fronte di decine di personaggi. Altro che Mary Sue, qui abbiamo tre uomini diversissimi tra loro che si innamorano della stessa donna, senza se e senza ma, a prima vista e per sempre. Ognuno di loro si porta appresso una storia significativa da poter condividere con una donna che li apprezzi e li ami, uno ha addirittura una compagna, eppure preferiscono restare soli e trattati a pesci in faccia. La condivisione la fanno solo fra loro tre. Dong-mae si innamora di Ae-shin in un minuto, perché vent’anni prima gli aveva salvato la vita: ci può essere un motivo più inverosimile? Ma poi chi è che si innamora in un minuto e resta innamorato per anni incontrandosi per due minuti una volta al mese? Non certo un tipo navigato come Dong-mae. Anche l’amore di Hee-sung si basa sul nulla, non condividono nulla, non fanno esperienze in comune, non hanno una “storia”, eppure quando rompono il fidanzamento addirittura si mette a piangere e addirittura afferma che non amerà mai più nessun’altra. Mah…
Nella sciattezza della parte romantica ricade anche la bellissima e volitiva Hina, che avrebbe meritato una storia d’amore splendida, un primo amore, dopotutto, vista la sua triste storia matrimoniale. Invece si innamora scioccamente di Eugene soltanto perché è un bell’ufficiale, poi senza un perché comincia a pensare a Dong-mae, ma sono quasi certa che abbia anche flirtato un poco con Hee-sung; cosa che tra l’altro ha fatto anche Ae-shin, altro che. Alla fine hanno creato tanti momenti di flirt di tutti con tutti, molto divertente, ma che senso ha?
Mi è piaciuto che piano piano si scopra che tutti i personaggi sono Giusti, e quelli che non lo sono fiancheggiano. Invece non ho granché apprezzato che siano morti TUTTI tranne l’eroina. Che diamine, una vera tragedia!
Il protagonista è lui, Mr. Sunshine, interpretato splendidamente da Lee Byung-hun. Credo che l’attore sia perfetto per questo ruolo: un uomo dolente con un passato travagliato e gli occhi pieni di umanità. Credibile sia come ufficiale sia come innamorato, amico, gentiluomo, severo quando è necessario, sottilmente autoironico. Il personaggio sembra ritagliato su di lui.
La protagonista femminile non mi è piaciuta affatto. Credo che Kim Min-jung (Hina) sarebbe stata molto più verosimile come Ae-shin, anche se forse un po’ troppo in là con gli anni. Ma Kim Tae-ri mi sembra davvero fuori parte: con quelle fattezze da bambina risulta inadatta sia nella parte della combattente che in quella dell’innamorata. E dovrebbe impersonare un’assassina, eh; invece sembra una fanciulla ad una merenda sul prato. Il suo sguardo infantile non trasmette né coraggio né passione; ogni volta che recita insieme a LBH ci si chiede che cosa possa trovarci un uomo come quello in una ragazzina come quella: chimica zero. Accanto all’immenso (great, not big) Choi Moo-sung, il suo mentore, scompare. Tuttavia riconosco che l’attrice ha fatto del suo meglio.
Un altro attore fuori parte è Yoo Yeon-seok nella parte del samurai yakuza Dong-mae. Se c’è una cosa che non troverete negli occhi di YYS è la spietatezza, mentre era perfetto come pediatra in Hospital Playlist. L’attore non è in parte e il personaggio non è ben delineato. Qualcuno dovrebbe spiegare agli sceneggiatori coreani che un criminale non può essere un personaggio simpatico, positivo e alla mano (vedi Vincenzo): un criminale è una persona che fa del male ai deboli. Inoltre è abbastanza patetico che Dong-mae, che dopotutto ha una bellissima compagna, un’indovina giapponese muta (non che la sceneggiatura ci mostri mai la benché minima intimità tra i due), non faccia altro che sbavare appresso ad Ae-shin, che contemporaneamente disprezza (un’altra delle incongruenze del personaggio). La storia di Dong-mae è molto pasticciata, è un personaggio incongruo che non è né veramente cattivo né veramente buono. E non si capisce che diavolo voglia da Ae-shin, con la quale non ha alcun rapporto. Infine non è chiaro per quale motivo cada in disgrazia: non ha ammazzato abbastanza coreani? Aveva una missione che non ha portato a termine? E perché smette di essere fedele al Giappone? La sceneggiatura non ha voluto esplorare la vera natura della Società Musin, da lui guidata, ma questo crea molta confusione sulle motivazioni del personaggio, che a volte sembra sia andato lì a fare soldi aprendo un ristorante.
Ho amato molto Hee-sung. Quando è comparso la prima volta mi è sembrato un tipo davvero insignificante; di fronte agli altri due uomini scompare. Invece puntata dopo puntata si fa amare moltissimo. È sbarazzino, irriverente, è uno spirito libero con un sorriso che ti stende. Ha la dolcezza negli occhi. L’attore interpreta magistralmente la sete d’amore e di poesia di questo ragazzo malinconico, sognatore con poche speranze. La descrizione del suo animo è una grande prova di sceneggiatura: suona il pianoforte e gli piacciono i fiori, le farfalle, le poesie, le stelle e guardare il cielo… Quanti ragazzi così, invece di diventare degli artisti e ingentilire il mondo, sono stati e sono ancora oggi massacrati nelle crudeli guerre di questo mondo? Ho odiato che gli abbiano fatto fare quella fine bestiale e meschina, insignificante ma disturbante, solitaria, per mano di uno qualsiasi. Capisco che c’è una connessione con la morte del padre di Eugene, ma l’ho trovato ugualmente abbastanza deprimente e ingiusto; fino alla fine ha pagato per gli errori dei suoi ascendenti, come se suo nonno gli avesse lanciato una maledizione. E anche lui, senza amore a vita…
Come valore di rewatch ho messo 10, è da rivedere subito, come un thriller di cui si voglia andare a rivedere tutti gli indizi di come sarebbe andato a finire.
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Another best KBL you should watch
Dibandingkan drama utama mereka Unintentional Love Story, chemistry mereka disini lebih diperlihatkan.Emosi yang muncul diantara para aktor dan disandingkan dengan OST yang menyentuh membuat penonton dapat merasakan secara tidak langsung emosi yang dituangkan didalamnya.
Disini Han Dowoo benar-benar terlihat sangat manis dan cantik tanpa mengurangi ketampanannya, berbeda dengan saat di ULS dimana dia terlihat sedikit tua.
Director membawakan kisah singkat mereka ini dengan sangat baik.
Durasi yang lumayan sedikit, namun pesan dan isi cerita dapat disampaikan dengan baik.
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Perfeito!!!
Liiiiindoooooooooooooo, drama pra assistir muitas vezes!!Muita química entre o casal, ost incrível, história leve, deliciosa, me prendeu desde o início!
Pra se assistir quando precisa do coração quentinho. Um dos melhores dramas!!!!!!!!!!
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Naufragio hacia mí corazón
HistoriaSon 12 capítulos en los que se mantiene la trama sin llegar a densa. Perfecta su duración, me gustaron las subtramas también. (Quizás le faltaba más romance) No me gusta que haya mucho ya que me gusta que esté bien distribuido en toda la historia, bueno en esta, es como: Están enamorados, eso es suficiente, confórmate con eso. (Pero igual aunque no sea su enfoque principal, es lindo)
Principalmente me gusto el misterio de quién era el chico que buscaba. Pensé que era uno, después otro, volví al mismo y así sucesivamente.
Cómo abordaron el naufragio quizás es lo que menos me gusto, porque sentí que la prota a pesar de todos esos años sin interacción social, se adapto muy rapidamente. Yo me maravillaria de otras cosas a su alrededor y me abrumaria, no creo que le tome mucha importancia de como sale agua de una canilla :/
Me faltó más de su integración a la sociedad nuevamente. Bueno me gusto mucho la historia y era algo muy probable porque no me decepcionan las historias de esta guionista.
Actuación/elenco
Los actores todos increíbles. Tuve problemas con la actriz principal, no es que me gustará pero tampoco me encantaba. Un poco porque creí que ella no cantaba. (Un placer saber que ella era la de la voz) así que si todos los actores increíbles, desde los que hicieron los actores jóvenes hasta los actuales, villanos, secundarios, todos.
Musica
Se trataba de una cantante, así que había muchas canciones las cuales te llegaban y agitaban tus fibras sensibles. Te emocionaban y te ponían la piel de gallina. Hermoso.
Valor de repetición
Recomendada. Si quieres mirarla de nuevo, adelante
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Das perfekte traurige Drama, aber...
Das K-Drama ist eigentlich sehr gut, nur bevor ihr das Drama anfangt, kann ich nur empfehlen sich kurz mit der Koreanischen und Japanischen Geschichte zu beschäftigen, weil sonst sitzt, man da erst einmal total verwirrt[Ich war am Anfang nämlich sehr verwirrt, warum die jetzt Japanisch reden]. Wenn man weiß, was zwischen Japan und Korea passiert ist, kommt man viel besser in die Story.Wenn man nach einem Drama sucht, was traurig ist, ist "The Hymn of death" perfekt dafür. Das Dilemma der Charaktere wurde sehr gut dargestellt. Was das ganze wiederum etwas kaputt macht, ist, dass man am Anfang schon weiß, wie das Drama endet, was die letzte Folge extremst kaputt gemacht hat. Ich denke, wenn man nicht sofort erfährt, dass sich beide am Ende umbringen, wäre das Ende hundertmal trauriger. Abgesehen vom Ende ist "The Hymn of death" ein gutes Drama und ist nur zu empfehlen.
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Un bon drama qui aurait pu être meilleur
Voici un bon drama fantastique dans l'ensemble, dans lequel Lee Se Young est, comme d'habitude, rayonnante. Joo Hyun Young y est pétillante et Bae In Hyuk y est attachant. Ce drama aurait peut-être mérité 16 plutôt que 12 épisodes en développant plus les histoires secondaires ? Car au final ce drama me laisse, malgré tout, un petit sentiment d'inachevé. Le derniers tiers m'a semblé bâclé, parfois inconsistant, à l'instar du dernier épisode qui m'a assez déçu. J'ai trouvé celui-ci assez superficiel et la toute fin m'a paru un peu trop facile, comme un cheveu sur la soupe.Was this review helpful to you?
Love by Chance Season 2: A Chance to Love
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La première saison est meilleure que la suite, et ce, pour une raison évidente : l’absence de Saint Suppapong dans le rôle du mignon Pete.
Tous les fans savent que ce départ est dû à un problème hors écran, ce qui crée un vide auprès de Ae (Perth Tanapon). Ae et Pete étaient le couple vedette de la première saison et je mourrais d’envie de voir l’avancée de leur relation, qui, malheureusement, ne vient pas. Tant qu’à devoir les séparer temporairement à cause d’un problème d’acteur, pourquoi ne pas avoir fait partir Ae avec son prince pour les laisser être heureux? Voir ce personnage sombrer dans un gouffre sans fin de chagrin m’a fendu le cœur. Perth est tellement doué pour faire ressentir aux spectateurs des émotions. Il a fait une performance sublime, mais je comprends tout de même les amateurs de ce couple d’avoir vécu une profonde déception.
Le choix de reprendre de zéro l’histoire de Can (Plan Rathavit) et de Tin (Mean Phiravich) est une décision qui laisse à désirer. Je peux comprendre le but de cette pratique, mais leur couple a un début bien plus mignon dans la première saison. J’ai tout de même adoré. Je suis loin de dire le contraire. Néanmoins, tout cela manque un peu de « Cantaloupe ». Can a beaucoup pris en maturité dans cette saison, ce que j’ai beaucoup apprécié. En plus de garder son côté enfantin trop bruyant, il devient un petit ami très compréhensif et capable d’être sérieux lorsque la situation le requiert.
Ne me jugez pas, mais j’ai ADORÉ le roman « How To Secretly Lure My Boy’s Heart » qui raconte l’histoire de Kengkla et Techno. Kengkla est un psychopathe qui est obsédé depuis trois ans par le grand frère- pourtant pas très beau- de son meilleur ami. Afin de faire de lui son petit ami, il devient un stalker de la pire espèce et il met au point un horrible plan pour le manipuler et le faire tomber amoureux. Il s’invente une vie, il lui ment, il le suit à l’aide d’un traceur… bref. Est-ce que c’est mignon et à l’eau de rose? ABSOLUMENT PAS. C’est une histoire de stalker psychopathe! C’est donc ce que je m’attendais à voir dans cette adaptation.
Malheureusement, à cause de la polémique qui a entouré le début de leur histoire (Oui, c’est un viol. Oui, Kengkla est fou. Oui, tout le monde, surtout Type, trouve que Techno est con de lui avoir tout pardonné.), le roman a cessé d’être suivi à la lettre et leur histoire a été mise de côté. Tous les plans machiavéliques de Kengkla ont été supprimés. Leur relation forcée par la pitié, Techno qui découvre la vérité, TOUT A ÉTÉ ENLEVÉ. J’ai ressenti le goût amer de la déception.
Malgré tout, personne ne pourrait mieux jouer Kengkla que Mark Siwat. Il a la tête de l’emploi. Il est parfait.
Le dernier couple, celui de Tul (Meen Nichakoon) et Gonhin (Est Supha) est inattendu, mais charmant. Les deux acteurs ont fait un superbe travail et ils collent très bien aux personnages. J’ai vite accroché à leur romance, tout comme à leur chimie. Cependant, un problème m’a perturbé… L’acteur qui joue Tul est plus jeune que celui qui interprète Tine alors qu’il est censé être son ainé de plusieurs années et avoir un enfant! C’est un choix étrange, mais je ne vais pas m’en plaindre.
Un truc qui m’a déplu dans cette saison est l’abus de placement de produit. Habituellement, ça ne me gêne pas. (Until We Meet Again est le BL avec les meilleurs placements de produits selon moi. J’ai encore envie de manger les Lays de Team). Cette fois, ils ont abusé. Tous les personnages voulaient absolument ces récompenses bonus pour un jeu vidéo. C’était lourd.
Bref, pour ceux qui hésitent à continuer Love By Chance à cause de toutes les critiques négatives, foncez. Vous ne le regretterez pas si vous êtes fans de cet univers. Je serais bien partante pour une saison trois qui mettrait cette fois en vedette « How To Change ».
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Trama trita e inconsistente, finale ridicolo
The Blessed BrideEcco un titolo che proprio non mi sento di consigliare. Si tratta di una commedia romantica in costume, i cui unici pregi sono la recitazione decente del duo protagonista e la loro interazione, abbastanza fluida e non forzata.
Per il resto, le situazioni comiche sono straviste e riviste innumerevoli volte; costumi, ambientazioni, OST e versacci umoristici sono proprio al minimo edittale.
Questa serie nasce per essere trasmessa in 24 episodi da 10 minuti, e si vede anche quando viene proposta in 6 episodi da 25 minuti circa.
Una ragazza viene costretta dal fratello adottivo a sposare un uomo suo rivale in affari, del quale ha sempre detto che sarebbe responsabile della morte dei loro genitori, allo scopo di spiarlo e distruggerlo. Lei però non è molto convinta e, ovviamente, le cose non stanno proprio come sembra. Naturalmente, i due si innamoreranno.
Da dove cominciare? La trama è totalmente trita e abusata e, soprattutto, procede a balzi caotici, lasciando in sospeso mille questioni, senza spiegare nulla e demandando allo spettatore il compito di collegare una serie di fatti più o meno slegati per farsi un quadro mentale di ciò che potrebbe essere successo. In questo contesto, il colpo di scena dell’ultimo episodio più che stupire, irrita e, ancora di più, il finale degli ultimi 5 secondi, che non viene adeguatamente preannunciato, e men che mai spiegato. Lo spettatore rimane a guardare i titoli di coda boccheggiando come un pesce fuor d’acqua.
Insomma, è una breve opera da guardare col cervello in rigorosa posizione off, fidandosi di quello che appare sullo schermo, perché se solo ci si ponesse qualche domanda si tirerebbe una ciabatta al video, buona come riempitivo per rilassarsi fra due opere corpose di ben diverso spessore. Tempo abbastanza perso, c’è di molto meglio, in giro.
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Desafiando a censura
Word of Honor foi uma série que comecei a ver sem nenhuma expectativa e me cativou de uma maneira que fazia muito tempo que não acontecia, tanto que assisti os behind the scenes (recomendo que vejam), os episódios especiais, as resenhas, fan-videos e todo tipo de conteúdo que eu pude absorver via internet. Eu queria muito dar nota 10, mas a série tem alguns pontos que impactam na nota final, mas mesmo assim é uma das minhas favoritas!Pontos positivos:
Superando a censura
A série conseguiu driblar a censura chinesa de uma forma brilhante, o Wen Kexiang chega a ser descarado nos flertes com Zhou Zishu. Eu recomendo que assistam os vídeos da Avenue X no Youtube com a leitura labial das falas originais do drama. É um desafio para os produtores fazerem um BL na China.
História envolvente
A história é cativante, além dos personagens principais que foram bem construídos e conquistam o espectador com carisma e excelente atuação, os personagens secundários também despertam interesse com seus mistérios, conflitos e intrigas.
Trilha sonora
A música fica na sua cabeça e não sai mais! Na minha opinião existem dois tipos de boas trilhas sonoras: aquela que você quase não percebe, mas ela conduz as suas emoções e aquela que você consegue visualizar um flashback da série quando escuta, no caso de Word of Honor é esse segundo tipo e toda vez que eu escuto eu consigo rever os meus momentos favoritos na minha mente.
Pontos que poderiam melhorar
CG e low budget
Infelizmente Word of Honor não tinha muito orçamento e isso fica perceptível nas cenas que envolvem computação gráfica e também na repetição dos cenários. Eu acho que eles usaram a verba para as roupas, porque o figurino é muito bonito, porém, em alguns momentos fica claro como faltou orçamento para fazerem uma determinada cena (a debaixo água é um exemplo clássico).
Final apressado
A série foi construída com tantas histórias secundárias, mas no final parece que apressaram para encerrar e algumas coisas ficaram abertas e mal explicadas.
Minha opinião:
Eu costumo evitar C-dramas por serem muito longos, mas no caso de Word of Honor eu gostaria que tivesse mais episódios. A série tem alguns pontos que poderiam ser melhorados, mas isso não impacta tanto no resultado final e certamente vale a pena assistir. Seria tão bom se não tivesse censura, porque seria um BL maravilhoso, mas por causa da censura vira um bromance. De qualquer forma é uma das minhas favoritas no momento e eu fiquei simplesmente obcecada por ela (sofrendo depressão pós-série agora que terminou).
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