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dawnraptor

Italy

dawnraptor

Italy
Scarlet Heart Season 2 chinese drama review
Completed
Scarlet Heart Season 2
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by dawnraptor
Jun 2, 2022
39 of 39 episodes seen
Completed
Overall 5.0
Story 2.0
Acting/Cast 9.0
Music 8.5
Rewatch Value 1.0

Come distruggere la buona impressione della prima serie

Uno sfacelo, non si potrebbe definire questa serie in altro modo. Gli unici tratti positivi sono il commento musicale, specialmente la ending e, soprattutto, la performance degli attori.

Nicky Wu, più di ogni altro, mi ha rubato il cuore: intenso, perfetto. Ma anche la maggior parte degli altri ha interpretato al meglio una sceneggiatura che faceva acqua da tutte le parti più una.

Capisco che lo show sia stato pesantemente mutilato da insensate necessità di censura, rendendolo meno comprensibile specialmente a chi non avesse guardato la prima serie, ma non è una scusa che possa giustificare l’ignobile polpettone che è stato costruito intorno ai due protagonisti. Tutti, qualsiasi e ognuno dei possibili cliché sono stati svergognatamente usati, al punto che gli sceneggiatori di una telenovela tipo, vedendo questa serie, si sarebbero andati a nascondere nel sottoscala di Harry Potter.

La povera protagonista passa tre quarti del suo tempo a piangere. Probabilmente beveva almeno tre litri d’acqua al giorno per compensare la perdita di liquidi. Gli spettatori, per contro, bevono per dimenticare. Non essendo sufficienti le amputazioni censorie, si è pensato bene di inserire ripetutamente all’interno della storia delle scene oniriche, che ingannano lo spettatore, per poi riportare indietro la storia e farla svolgere in maniera diversa. Forse nelle intenzioni è un giochetto interessante, ma personalmente l’ho trovato irritante. Molto.

C’è un limite a quanto si possa sfruttare il giochetto dell’eccessivo senso di colpa del protagonista per questa o per quell’altra cosa, o della mal diretta sete di vendetta di Tizio, Caio e Sempronio. Oltre quel limite, noia e irritazione imperano. Ma quando ormai sei arrivato più o meno a 10 episodi dalla fine, ti rassegni a guardare fino in fondo per sapere come va a finire. Faticosamente. Davvero.

C’è un motivo per cui guardo praticamente solo serie in costume, e non è solo per amore di ambientazioni e costumi, appunto. Il problema è che ciò che è ammissibile ambientato secoli fa o in un contesto fantasy, non lo è più se siamo in epoca moderna. Indagini poliziesche risibili, – o la loro completa mancanza – o la ripetuta gestione fin troppo allegra della sicurezza di un ospedale, non possono essere accettate in un drama ambientato ai giorni nostri, anche volendo presumere pressioni esercitate da famiglie potenti. Le guarigioni lampo dei guerrieri Wuxia non sono la stessa cosa se trasfuse in un contesto attuale. E così via.

Insomma: una delusione, resa ancor più cocente dall’ottima impressione che mi aveva fatto la prima serie.
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